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Al via bando Inail per la sicurezza dei lavoratori
Con il bando ISI 2024 Inail mette a disposizione 600 milioni di euro da destinare alle Imprese che potranno ottenere un contributo a fondo perduto da un minimo di 5.000 ad un massimo di 130.000 euro per investimenti aziendali volti a migliorare la salute e sicurezza dei lavoratori.

Le domande devono essere presentate online tramite il portale Inail a partire dal 14 aprile 2025 e fino alle ore 18.00 del 30 maggio 2025. Le risorse finanziarie destinate ai progetti sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.

Questa edizione del bando ha anche l’obiettivo di incoraggiare le imprese agricole all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature allo scopo di ridurre le emissioni inquinanti, migliorare l’efficienza e diminuire i livelli di rumorosità o il rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.
È escluso chi ha già ricevuto l’incentivo ISI Inail nel triennio precedente ed eventuali destinatari di condanne colpose legate alla violazione delle norme per la prevenzione, salute e sicurezza.

Sono previsti 5 Assi di finanziamento: progetti per la riduzione dei rischi tecno-patici o progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; progetti per la riduzione dei rischi infortunistici; progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività; progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore agricolo di cui all’All. 5.

Per quanto riguarda l’agricoltura (Asse 5) preme sottolineare che il finanziamento è sempre calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva ed è fino al 65% per la generalità delle imprese agricole e fino all’80% per i giovani agricoltori. Sono ammesse a finanziamento le spese necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza, nonché le eventuali spese tecniche, entro i limiti precisati negli appositi allegati.

Sono esclusi il leasing o l’acquisto di beni usati.

I progetti non devono essere conclusi né in corso di realizzazione al 30 maggio e devono avvenire entro 1 anno dall’approvazione.

È ammessa la possibilità di chiedere un’anticipazione fino al 70% solo nel caso in cui l’investimento sia uguale o superiore a 30.000 euro presentando apposita fidejussione. Il contributo assegnato è in “regime de minimis”, non è cumulabile con altri finanziamenti pubblici sul progetto oggetto della domanda ma è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito.
Una volta presentata la domanda andrà confermata attraverso l’apposita funzione presente in procedura che prevede anche il caricamento di tutta la documentazione.

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