Milioni di civili sotto assedio
La situazione nella Striscia di Gaza è drammatica. Secondo le agenzie umanitarie, milioni di persone – in particolare bambini, donne e anziani – stanno affrontando una delle peggiori crisi alimentari della storia recente. Il blocco degli aiuti umanitari, la distruzione delle infrastrutture agricole e la sistematica demolizione di campi coltivati e impianti idrici hanno spazzato via ogni possibilità di autosufficienza.
Il cibo trasformato in arma
Per la Cia, ciò che sta accadendo non è una conseguenza inevitabile della guerra, ma una scelta consapevole e strategica del governo israeliano. Netanyahu, si legge nel comunicato, “sta trasformando il cibo – un diritto fondamentale e inalienabile – in uno strumento di punizione collettiva”.
Il diritto al cibo: un principio universale da difendere sempre
La posizione della Cia-Agricoltori Italiani
L’associazione ribadisce il proprio impegno a favore del diritto al cibo, sancito dal diritto internazionale, e condanna ogni forma di conflitto che colpisca i civili attraverso la fame. “Sia come cittadini che come organizzazione di agricoltori – sottolinea Cia – non possiamo rimanere in silenzio”.
Un appello alla comunità internazionale
Il messaggio della Cia è chiaro: bisogna agire subito per garantire l’accesso al cibo alla popolazione di Gaza e fermare l’utilizzo della fame come mezzo di guerra. È un richiamo forte all’umanità, al rispetto del diritto internazionale e alla difesa dei più vulnerabili.