La Confederazione italiana agricoltori (CIA) lancia un forte avvertimento sulle proposte di riforma della Politica agricola comune (PAC) dell’Unione europea. Secondo Cristiano Fini, presidente nazionale della CIA, l’ipotesi di un Fondo unico aggregato metterebbe in serio pericolo l’intero sistema agricolo europeo, generando nuove disuguaglianze tra gli Stati membri e compromettendo il mercato unico.
Rischi del Fondo unico europeo: meno risorse e più disuguaglianze
Il punto più critico della riforma, prevista post-2027, è l’introduzione di un Fondo unico UE in cui l’agricoltura sarebbe equiparata ad altri settori, con risorse ridotte e discrezionali da parte dei singoli Paesi. Per Fini, questa scelta causerebbe inevitabilmente una pericolosa competizione interna tra agricoltura, salute, energia e ricerca, penalizzando fortemente l’agricoltura e creando disparità evidenti tra gli Stati membri.
Tagli drastici alle risorse PAC: Italia perde 8 miliardi
Secondo i dati forniti da CIA, con la nuova proposta si prevede un taglio drastico di circa 80 miliardi di euro rispetto agli attuali 400 miliardi destinati all’agricoltura europea. L’Italia sarebbe particolarmente penalizzata, con una riduzione di 8 miliardi di euro sui 38 miliardi già previsti. A questi si aggiunge l’effetto dell’inflazione, che nel precedente bilancio aveva già eroso circa il 14% delle risorse disponibili.
CIA: necessario fronte comune per difendere la PAC
La CIA ribadisce la necessità di creare una battaglia unitaria che coinvolga agricoltori, istituzioni, politica e cittadini per difendere l’agricoltura e contrastare la proposta del Fondo unico. L’appello è rivolto a tutelare non solo il reddito degli agricoltori, ma anche la sicurezza alimentare globale, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo rurale.
Mobilitazione in corso: “Agricoltura sotto attacco. Non arriviamo al Fondo!”
La campagna promossa da CIA, “Agricoltura sotto attacco. Non arriviamo al Fondo!”, si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni europee sulla centralità della PAC come unico strumento efficace per sostenere la biodiversità, combattere la crisi climatica e tutelare le comunità rurali.
Secondo CIA, il Fondo unico non rappresenta una soluzione perché compromette l’autonomia della PAC, mette in discussione le specificità agricole e indebolisce la coesione europea, minando la stabilità stessa del mercato unico e della solidarietà tra Paesi membri.
In gioco non solo l’agricoltura, ma il futuro sostenibile dell’Europa
La Confederazione sottolinea infine come questa battaglia non riguardi soltanto gli agricoltori, ma tutti i cittadini europei. È infatti in gioco il futuro della sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare e il benessere economico e sociale dell’intero continente europeo.