Fini: “Tutele rapide e trasparenti per evitare concorrenza sleale e difendere la qualità delle nostre produzioni”
Il nuovo accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur potrà rappresentare un’opportunità solo se le clausole di salvaguardia annunciate saranno efficaci, rapide e trasparenti. A ribadirlo è Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, che pone l’accento sulla necessità di difendere i prodotti agricoli sensibili, tra cui carni, zucchero e cereali, da un’ondata di importazioni a basso costo, non sempre in linea con gli standard europei in materia di benessere animale, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale.
No all’uso della riserva Pac per fronteggiare la crisi
Cia si schiera contro l’ipotesi di attingere alla riserva di crisi della Pac, pari a 6,3 miliardi di euro, per compensare eventuali effetti negativi dell’accordo. “Non possiamo accettare che a pagare il prezzo di nuovi equilibri commerciali siano ancora una volta gli agricoltori”, dichiara Fini, ribadendo che il budget della Politica agricola comune è già stato drasticamente ridotto e non può sopportare ulteriori prelievi.
Monitoraggi ogni sei mesi, ma serve tempestività
Positivo, per Cia, l’annuncio di un monitoraggio semestrale dei prodotti sensibili, ma ciò dovrà essere seguito da azioni rapide in caso di gravi turbative di mercato. La Confederazione insiste anche sul tema fondamentale della reciprocità delle regole, chiedendo garanzie che i prodotti importati rispettino gli stessi criteri di qualità e sicurezza richiesti ai produttori europei.
In un momento in cui anche in Calabria molte filiere – olivicola, cerealicola, zootecnica – affrontano sfide complesse legate ai costi di produzione e alla competitività internazionale, Cia Calabria rilancia l’appello a difendere il reddito degli agricoltori e a valorizzare le produzioni tipiche, con strumenti concreti e strategie lungimiranti.