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Tre giorni europea per Fini tra eventi e incontri istituzionali. Al centro la politica agricola post 2027 e la transizione energetica

“La futura Pac non può subire tagli né frammentarsi in 27 piani nazionali, che minerebbero la competitività e la coesione del settore a livello europeo. L’agricoltura deve tornare a essere riconosciuta come strategica, non solo per la produzione di cibo, ma anche per l’equilibrio ambientale, economico e sociale dei territori”. È il messaggio lanciato dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenuto a Bruxelles alla tavola rotonda “Agricoltura e sicurezza alimentare”, organizzata dalla Regione Lombardia presso il Comitato europeo delle Regioni.

Fini ha ribadito che “non possiamo accettare un’ulteriore erosione di risorse né la loro diluizione in un fondo unico, che finirebbe per alimentare conflitti tra settori. L’agricoltura merita investimenti chiari e mirati, non compromessi che ne indeboliscono il ruolo primario”. Per questo, Cia continuerà a contestare le proposte della Commissione per la Pac post 2027, rivendicando scelte più coraggiose a tutela del comparto e del futuro dell’Europa.

Accanto al tema Pac, Fini ha affrontato la sfida della transizione energetica, sottolineando che essa “non può avvenire a scapito del suolo agricolo e della sicurezza alimentare”. Da qui il no al fotovoltaico a terra su terreni fertili e il sì a soluzioni alternative: impianti solari su tetti degli edifici rurali, agrivoltaico realmente integrato con le coltivazioni e Comunità Energetiche Rinnovabili nelle aree interne. “La terra è un bene comune da salvaguardare e va classificata scientificamente per proteggere i suoli più produttivi”, ha ricordato.

Il presidente Cia ha inoltre evidenziato come la vera priorità sia garantire reddito alle imprese agricole. “Troppi agricoltori cedono terreni perché non hanno reddito sufficiente. Occorre creare le condizioni perché possano restare protagonisti, produrre cibo e allo stesso tempo energia rinnovabile, in primis per il proprio fabbisogno”. In questo senso, i Parchi Agrisolari finanziati dal Pnrr rappresentano un esempio virtuoso di coniugare sostenibilità, innovazione e sicurezza alimentare.

L’intervento di oggi si inserisce in una tre giorni europea intensa per Fini, tra incontri istituzionali e Praesidia del Copa-Cogeca, con l’obiettivo di costruire un fronte compatto sulla nuova Politica agricola comune. “Difendere la Pac significa difendere cibo, ambiente e coesione. È la condizione per un’Europa più forte e più giusta”, ha concluso.

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