Dal Mezzogiorno una visione comune per la gestione della risorsa idrica
Ha preso il via oggi a Napoli, presso la sede di Cia-Campania, la prima tappa della “Carovana dell’Acqua”, l’iniziativa di ascolto e confronto promossa da Cia-Agricoltori Italiani per rafforzare il ruolo dell’agricoltura nella governance della risorsa idrica. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti Cia di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Molise, insieme a Stefano Calderoni, vicepresidente nazionale di Anbi e delegato Cia per le tematiche idriche, e a Gianni Razzano, capo di gabinetto Cia. Presente anche Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo, da poco eletto nel comitato esecutivo Anbi.
Dal confronto è emersa una visione condivisa: pur partendo dalle diverse specificità territoriali, le regioni del Sud si ritrovano a fronteggiare le stesse criticità. Cia ribadisce la necessità di una gestione dell’acqua non più emergenziale, ma strutturale e programmata, che riconosca agli agricoltori un ruolo centrale nella governance. Gli operatori agricoli, infatti, possono generare benefici in termini di pianificazione, sostenibilità e sviluppo locale.
Al centro del dibattito anche la richiesta di infrastrutture e invasi moderni, adeguati alle peculiarità dei singoli territori, insieme a una chiara definizione delle competenze istituzionali che oggi, spesso sovrapposte, rallentano la realizzazione delle opere necessarie. Altro punto strategico è la valorizzazione del legame tra acqua ed energia, risorse strettamente connesse, che possono diventare motore di crescita tramite la creazione di comunità idro-energetiche agricole, capaci di generare vantaggi per le imprese e per le comunità locali.
Le testimonianze raccolte hanno sottolineato problemi comuni: infrastrutture obsolete, manutenzione carente, mancanza di pianificazione interregionale, conflitti tra gestori e ritardi negli investimenti, ma anche potenzialità idriche ancora non sfruttate appieno. Per affrontare queste sfide, è stata istituita la cabina di regia dell’acqua del Mezzogiorno, incaricata di sviluppare un programma operativo condiviso da inserire nella strategia nazionale di Cia.
Quella di oggi è stata solo la prima tappa: la “Carovana dell’Acqua” proseguirà nelle prossime settimane in altri territori, per raccogliere istanze dal basso e costruire una proposta strategica unitaria da presentare alle istituzioni locali, nazionali ed europee. L’obiettivo è chiaro: garantire futuro e competitività all’agricoltura italiana, attraverso una gestione dell’acqua equa, sostenibile e moderna.