L’organizzazione agricola chiede il rispetto del principio di sussidiarietà e strumenti adeguati per affrontare le crisi del settore
Cia-Agricoltori Italiani accoglie con favore l’approvazione da parte del Parlamento europeo del cosiddetto “Pacchetto Vino”, un insieme di misure che rappresenta un passo avanti per sostenere la resilienza delle aziende vitivinicole di fronte alle difficoltà economiche, climatiche e geopolitiche.
Secondo la Confederazione, il lavoro condotto dagli eurodeputati risponde alle nuove esigenze di un comparto che, da tempo, affronta una fase complessa, caratterizzata da crisi di mercato, calo dei consumi e cambiamenti strutturali. Le disposizioni introdotte, in particolare, mirano a rafforzare gli strumenti di intervento per la gestione delle emergenze e a promuovere l’innovazione, elementi essenziali per la competitività del vino europeo.
Cia sottolinea, tuttavia, la necessità di migliorare alcuni aspetti nel prosieguo dei lavori parlamentari, a partire dal rispetto del principio di sussidiarietà che deve garantire agli Stati membri un’adeguata autonomia decisionale nell’attuazione delle misure, adattandole alle specificità produttive e territoriali. Ugualmente importante, per l’organizzazione, è una maggiore flessibilità nella gestione finanziaria, così da consentire un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili e un sostegno concreto alle imprese in difficoltà.
La Confederazione ribadisce infine l’urgenza di introdurre la possibilità di produrre vini a ridotta gradazione alcolica che non derivino dal processo di dealcolazione, al fine di rispondere alle nuove tendenze di consumo e salvaguardare, al contempo, la qualità e l’identità dei prodotti.
Per Cia, il “Pacchetto Vino” è un segnale importante, ma resta necessario consolidarlo con misure strutturali che tutelino la filiera vitivinicola e valorizzino le eccellenze territoriali, pilastro dell’agricoltura e dell’economia del Paese.