L’ordinanza del Consiglio di Stato apre la strada a un quadro normativo chiaro e stabile per migliaia di imprese agricole
Un segnale di svolta per un comparto strategico e in crescita, che in Italia conta già circa 3.000 aziende agricole e oltre 23.000 addetti. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta l’ordinanza del Consiglio di Stato che rinvia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la decisione definitiva sulla produzione, commercializzazione e vendita delle infiorescenze di canapa coltivata e dei suoi derivati.
Per Cia, il pronunciamento della Corte potrà finalmente sancire la piena liceità della pianta di canapa proveniente da varietà certificate e a basso contenuto di THC, comprese foglie e fiori, assicurando al comparto una cornice normativa chiara, coerente e uniforme in tutta Europa.
Si tratta di un passaggio fondamentale per superare le ambiguità che finora hanno ostacolato la crescita di un settore dalle grandi potenzialità economiche e ambientali. La canapa, infatti, rappresenta una risorsa sostenibile e multifunzionale, capace di generare valore lungo l’intera filiera, dalla bioedilizia alla cosmetica, fino all’alimentazione e alla ricerca farmaceutica.
L’ordinanza del Consiglio di Stato si inserisce in un quadro europeo in evoluzione: solo un mese fa, il Parlamento europeo ha riconosciuto ufficialmente l’intera pianta di canapa come prodotto agricolo, a condizione che derivi da varietà certificate con ridotto contenuto di THC.
Per Cia, questo nuovo passo rafforza la necessità di regole chiare, certezza giuridica e sostegno istituzionale per un comparto che può contribuire in modo significativo alla diversificazione produttiva, all’innovazione e alla sostenibilità del sistema agricolo italiano.