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Serve un bilancio dedicato nella Pac, ma sul ricambio generazionale l’Italia non attenda Bruxelles. Celebrata al CNEL l’assemblea con Brunetta, Lollobrigida, Carloni e Meedendorp

Roma, 4 novembre – Venticinque anni di battaglie, proposte e conquiste per i giovani agricoltori italiani. Agia-Cia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, ha celebrato oggi a Roma, nella Plenaria Marco Biagi del CNEL, il suo venticinquesimo anniversario con un’assemblea che ha riunito figure di primo piano del mondo agricolo e istituzionale, tra cui il ministro Francesco Lollobrigida, il presidente del Ceja Peter Meedendorp, Renato Brunetta e Giorgio Carloni.

Ripercorrendo la storia dell’associazione, il presidente nazionale Enrico Calentini ha ricordato il lungo impegno di Agia-Cia per il ricambio generazionale, dalla legge sull’imprenditoria agricola giovanile alla “Risoluzione Carvalhais” approvata dal Parlamento europeo, fino alla recente Strategia Ue per il ricambio generazionale. “In un Paese che invecchia – ha dichiarato Calentini – l’agricoltura è il settore che più fatica a rinnovarsi. Con le crisi climatica e geopolitica in corso non possiamo permetterci di restare fermi. Servono azioni concrete e fondi adeguati per dare futuro ai giovani imprenditori”.

Secondo i dati Eurostat, solo il 9,3% dei titolari di aziende agricole in Italia ha meno di 40 anni, contro una media europea del 12%, con un’età media del settore che resta attorno ai 57 anni. Eppure, sono proprio i giovani ad aver innescato, negli ultimi dieci anni, nuovi trend di innovazione e sostenibilità. Agia-Cia ha contribuito attivamente a questo cambiamento, promuovendo la trasparenza dei mercati fondiari, la Banca delle Terre, l’Osservatorio giovani nella Pac, e partecipando al Data Governance Act europeo.

“Entro i prossimi 25 anni – ha concluso Calentini – vogliamo un’agricoltura capace di garantire reddito e competitività agli under 40. L’obiettivo europeo di portare i giovani agricoltori al 24% può realizzarsi solo con un bilancio dedicato nella Pac. Ma l’Italia deve agire subito, proseguendo sulla via della sua legge Quadro”.

Il presidente nazionale Cristiano Fini ha infine rivolto gli auguri all’associazione: “Agia-Cia merita un’Europa all’altezza, che non indebolisca una delle politiche fondanti dell’Unione. Continueremo a difendere la Pac, l’agricoltura e le aree interne, dove sentirsi liberi di restare per costruire futuro”.

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