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Una nuova strategia nazionale per difendere e promuovere il vino italiano. Cia Agricoltori Italiani della Calabria: “Occasione da cogliere per rafforzare il ruolo dei nostri territori e dei vitigni autoctoni”

Un’intesa strategica per sostenere il vino italiano

È iniziato a Palazzo Chigi un nuovo percorso per il mondo del vino. Il Governo, insieme alle principali organizzazioni del settore, tra cui Cia Agricoltori Italiani, ha avviato la definizione di una campagna istituzionale di comunicazione dedicata alla valorizzazione del vino italiano, riconosciuto non solo come prodotto economico di eccellenza, ma anche come espressione culturale e identitaria del nostro Paese.

Il confronto con i ministri Lollobrigida, Urso e il sottosegretario Gemmato ha rimesso al centro la necessità di una risposta forte e unitaria contro le derive ideologiche di matrice proibizionista che stanno emergendo in alcune sedi internazionali, oltre a ribadire la centralità del vino nei rapporti commerciali globali, anche alla luce dell’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti.

La Calabria protagonista con la sua identità vitivinicola

In questo quadro, anche la Calabria può rivestire un ruolo chiave. Regione storicamente vocata alla viticoltura, terra di vitigni autoctoni e di produzioni che si legano profondamente alla cultura e alla storia locale, la Calabria può e deve sentirsi parte attiva di questa strategia.

Il legame tra il vino e il territorio calabrese è profondo. Basti pensare al Cirò, al Greco di Bianco, al Magliocco e ad altre varietà che raccontano una Calabria rurale, vera, spesso lontana dalle grandi rotte commerciali ma sempre più dinamica e pronta a investire su qualità, sostenibilità e riconoscibilità. Iniziative promosse da Cia Agricoltori Italiani della Calabria, dai consorzi e dai produttori locali hanno già dimostrato che c’è una volontà diffusa di crescere, promuovere, innovare e raccontare.

La campagna istituzionale può offrire un’occasione preziosa per rafforzare la percezione del vino calabrese anche nei mercati nazionali e internazionali, con messaggi capaci di trasmettere non solo il valore organolettico dei prodotti, ma anche il patrimonio umano, sociale e ambientale che ogni bottiglia porta con sé.

Un racconto positivo e condiviso

Durante l’incontro a Palazzo Chigi, Cia Agricoltori italiani ha evidenziato l’urgenza di contrastare le minacce commerciali e culturali con strumenti efficaci. Il vicepresidente nazionale CIA, Gianmichele Passarini, ha sottolineato che il settore è sotto pressione e che il vino italiano, oggi più che mai, ha bisogno di difesa e promozione. La nuova campagna istituzionale dovrà trasmettere un’immagine chiara e unitaria del comparto, fondata sulla responsabilità, sulla tradizione e su una cultura del vino consapevole, come quella che da sempre caratterizza le campagne italiane.

In questo racconto collettivo, anche la Calabria deve sentirsi coinvolta. I suoi produttori, le sue storie, i suoi territori meritano di essere raccontati all’interno di una narrazione nazionale forte e coerente. Il vino calabrese, spesso autentico e fuori dalle logiche della grande distribuzione, può rappresentare uno degli elementi distintivi di una comunicazione che mette al centro la qualità e l’identità dei territori.

La campagna nazionale sul vino non è solo una reazione alle minacce esterne, ma un’opportunità per ripensare il modo in cui raccontiamo e promuoviamo l’agricoltura italiana. La Calabria ha le carte in regola per contribuire in modo concreto a questo percorso, con la forza dei suoi vitigni, la dedizione dei suoi produttori e l’unicità delle sue terre.

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