Promuovere il benessere delle persone e la sostenibilità dei territori attraverso l’agricoltura è possibile. Lo dimostrano i risultati del progetto NUTRAGE “Nutrizione, Alimentazione & Invecchiamento Attivo” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e in particolare della linea di ricerca della sede di Rende (CS) dell’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM) , che vede anche la CIA Agricoltori Italiani della Calabria in prima linea per un’agricoltura che cura.
Con l’invecchiamento della popolazione, la ricerca di nuove strade per promuovere un invecchiamento attivo e migliorare la qualità della vita diventa cruciale. In questo contesto, l’Agricoltura Sociale emerge come una pratica innovativa e di grande impatto. Il recente studio di caso condotto da Sonia Vivona, Alessandra Patitucci, Paola Sdao, Alessandro Colonnese e Angela Magariello nell’ambito del Progetto NUTRAGE dal CNR-ISAFOM, partendo da un’analisi delle aziende operanti in Agricoltura Sociale nelle Regioni Calabria e Sicilia, ha analizzato i parametri di benessere psicofisico in persone over 65 che frequentano le fattorie sociali individuate come aziende campione, dimostrando come il contatto con la natura e la partecipazione a progetti agricoli e quindi le connesse attività motorie e la qualità dell’alimentazione, possano offrire un supporto concreto a chi affronta solitudine e malattie degenerative.

L’importanza di fare ricerca in agricoltura è fondamentale per lo sviluppo di pratiche innovative e sostenibili. Il Progetto FOE NUTRAGE del CNR-ISAFOM si è concentrato su questo aspetto, studiando il legame tra la permanenza in ambienti naturali e il benessere psicofisico. In particolare, lo studio ha preso in esame 19 aziende agricole operanti nel settore dell’agricoltura sociale, 8 delle quali in Calabria.
Un aspetto significativo di questa indagine è stata la collaborazione con diversi enti presenti sui territori presi in esame, tra cui CIA Agricoltori Italiani della Calabria, che ha fornito un contributo essenziale nell’identificazione delle aziende da includere nello studio. Questa collaborazione dimostra la lungimiranza dell’associazione, da sempre sensibile al tema dell’agricoltura sociale e convinta sostenitrice dell’importanza della ricerca per lo sviluppo agricolo.
I risultati della ricerca sono particolarmente significativi e sottolineano il potenziale trasformativo dell’agricoltura sociale. Le aziende calabresi intervistate, in particolare, operano nel settore da molti anni, alcune già a partire dagli anni ’80 e ’90, molto prima dell’introduzione della legge nazionale sull’agricoltura sociale (L. 141/2015). Ciò testimonia un’innata vocazione del territorio calabrese per l’agricoltura sociale, che trova espressione soprattutto in attività come il volontariato e le fattorie didattiche.
Lo studio ha evidenziato benefici tangibili per le persone over 65 che frequentano in modalità continuativa, sia diurna che residenziale, queste realtà. In particolare:
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Un’elevata percentuale degli intervistati si sente “più in forma” (47,8%) e “più rilassata” (52,2%) grazie alle attività all’aperto.
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Curare le piante, meditare e ammirare il paesaggio sono attività praticate più frequentemente nelle fattorie sociali rispetto alla routine quotidiana.
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In generale, le attività all’aperto svolte nelle fattorie sociali sono percepite come un’importante fonte di benessere psicofisico.
Questi dati confermano che l’agricoltura sociale non è solo una pratica economica, ma un vero e proprio modello di welfare in cui la tutela ambientale, il benessere personale e l’integrazione sociale si uniscono. Le relazioni sociali soddisfacenti, che vengono favorite in questi contesti, possono addirittura aumentare le aspettative di vita
Il ruolo di associazioni di categoria come CIA Agricoltori Italiani della Calabria è fondamentale. Il loro sostegno alla ricerca non solo ha reso possibile questo studio, ma dimostra anche un impegno concreto a promuovere l’agricoltura come strumento di coesione sociale e sviluppo sostenibile. Sostenendo progetti che esplorano il legame tra agricoltura, benessere e invecchiamento attivo, la CIA della Calabria si pone all’avanguardia, contribuendo a diffondere una cultura agricola che va oltre la semplice produzione, per abbracciare la cura delle persone e del territorio.
Franco Belmonte, Direttore di CIA Agricoltori Italiani della Calabria, sottolinea l’importanza di questa sinergia: “Siamo convinti che il ruolo delle associazioni di categoria sia quello di essere il ponte tra il mondo agricolo e le opportunità di sviluppo e innovazione. La collaborazione con Enti di Ricerca come il CNR-ISAFOM e la partecipazione attiva a reti territoriali sono per noi pilastri irrinunciabili. Solo così possiamo intercettare le nuove esigenze del territorio, dare voce ai nostri agricoltori e proporre soluzioni concrete che guardino al futuro. L’agricoltura sociale, in particolare, rappresenta un esempio virtuoso di come il settore primario possa generare valore non solo economico, ma anche sociale e umano, contribuendo al benessere delle nostre comunità e all’invecchiamento attivo. Continuare a investire in ricerca e a lavorare in rete è per noi un impegno costante e prioritario.”
I risultati del progetto NUTRAGE non sono solo una conferma, ma un invito ad agire. Servono politiche di sostegno, investimenti mirati e un continuo dialogo tra agricoltori, ricercatori e istituzioni per far crescere il potenziale trasformativo dell’agricoltura sociale.
La CIA della Calabria continuerà a sostenere e promuovere queste esperienze, nella convinzione che coltivare la terra possa significare anche coltivare relazioni, salute e sviluppo, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione.
Allegati:
Report_L’Agricoltura Sociale_studio caso_Progetto Nutrage_Cnr Isafom_def1 di Sonia Vivona1, Alessandra Patitucci1, Paola Sdao2, Alessandro Colonnese3, Angela Magariello1.
1- Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, Consiglio Nazionale delle Ricerche
(ISAFOM CNR), via Cavour 4/6, 87036 Rende (Cs)
2- Dip. di Matematica e Informatica, Università della Calabria, Ponte Pietro Bucci, 87036 Rende (CS)
3- Cooperativa Sociale Don Milani, Contrada Santa Zaccheria, 87041 Acri (Cs)