Le nocciole calabresi mostrano una qualità elevata, ma non senza difficoltà. Secondo un recente reportage di FreshPlaza, circa un terzo della produzione è danneggiato dalla fauna selvatica, in particolare cinghiali e istrici, nonostante molti impianti fossero già protetti con recinzioni metalliche ed elettrificate. Qui in Calabria, realtà come la Rete di Impresa Calabria in Guscio, che raggruppa circa 70 produttori nell’ambito del progetto “Nocciola Italia” in collaborazione con Ferrero, stanno vivendo questa sfida proprio nel corso della raccolta.
Mario Caligiuri, presidente del network, evidenzia che anche nei territori montani l’impianto è ormai maturo—diversi produttori si trovano al quarto-sesto anno di vita dei noccioleti. La produzione, destinata in parte a Ferrero, risponde bene agli standard richiesti, ma il danno dovuto alla fauna rischia di compromettere redditività ed equilibrio economico. Anche il costo della coltivazione resta alto, e spesso solo le rese migliori riescono a coprire le spese.
CIA Calabria accoglie questo quadro con preoccupazione ma anche con determinazione. Per la Confederazione, la nocciola rappresenta una filiera di grande potenzialità: valorizza il territorio, genera reddito nelle aree rurali, promuove innovazione e agricoltura sostenibile. Tuttavia, per tutelarla serve un impegno più forte delle istituzioni su più fronti.
Tra le azioni urgenti richieste da CIA: investimenti per la protezione dalla fauna selvatica, supporto all’installazione di barriere efficaci, politiche che riconoscano il valore dei contratti con grandi player come Ferrero, stabilità nei prezzi per garantire certezze agli agricoltori e incentivi alla ricerca varietale.
La coltivazione della nocciola in Calabria non è solo una prosperosa attività agricola, ma anche un patrimonio culturale e ambientale. Nelle aree collinari e montane i noccioleti si integrano nei sistemi paesaggistici, aiutano a prevenire l’erosione, offrono lavoro e sostengono produzioni di nicchia. “La qualità che stiamo cogliendo è già ottima – spiega Caligiuri – ma serve che non venga compromessa dalle criticità esterne”.
CIA Agricoltori Italiani della Calabria esprime piena solidarietà ai produttori colpiti e rilancia la necessità di strategie condivise, con tavoli locali e regionali che coinvolgano imprese, enti di ricerca, istituzioni e organismi faunistici, per trovare soluzioni rapide e sostenibili. Solo così la nocciola potrà continuare a rappresentare un’eccellenza calabrese riconosciuta anche a livello nazionale ed europeo.