Importanti aperture sulla coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze, ma servono regole più chiare per la tutela degli agricoltori
Arriva un primo segnale positivo per il settore della canapa industriale: la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo (Comagri) ha approvato gli emendamenti sostenuti da Cia-Agricoltori Italiani nella revisione dell’OCM Unica, riconoscendo finalmente il valore economico e agricolo della filiera.
Le modifiche votate vanno nella direzione di non vietare la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze, rispondendo così alle sollecitazioni della Cia e di molte realtà produttive, soprattutto in quelle regioni – come la Calabria – dove il settore è in fase di crescita e innovazione. Per la Cia Calabria, si tratta di un risultato importante nella battaglia per una normativa europea univoca, che superi le interpretazioni divergenti tra Stati membri e i rischi posti da provvedimenti restrittivi come il recente Decreto Sicurezza in Italia.
Allo stesso tempo, però, la Confederazione esprime insoddisfazione per quanto riguarda le disposizioni legate ai contratti scritti tra agricoltori e trasformatori. Le norme approvate, infatti, non semplificano né rafforzano la posizione dei produttori agricoli all’interno delle filiere, rendendo ancora difficile il pieno riconoscimento del loro ruolo.
“Accogliamo con favore i progressi sulla canapa – ha dichiarato il presidente nazionale Cristiano Fini – ma chiediamo che nel negoziato, che seguirà il voto in plenaria, vengano corretti gli aspetti più critici. Solo così sarà possibile garantire agli agricoltori regole certe e strumenti operativi già a partire dal 2026”.
Cia Calabria, da anni in prima linea per la promozione della canapa industriale come filiere alternativa e sostenibile, ribadisce l’importanza di una normativa coerente a livello europeo, capace di offrire tutela, valorizzazione economica e certezza giuridica a tutti gli attori della filiera agricola.