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Al Forum con le organizzazioni di settore, il punto del presidente Fini su Tea e Pac

“Si è perso troppo tempo dietro a posizioni ideologiche che hanno danneggiato ingiustamente la nostra agricoltura, quando bisognava concentrare energie e risorse per dare al settore, e quindi al Paese, più supporto scientifico, investimenti in ricerca e innovazione contro i cambiamenti climatici, sviluppo digitale per agevolare la semplificazione amministrativa”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, questa mattina, al Forum “Agrifuturo: agricoltura intelligente” organizzato da Sae al Ridotto del teatro Comunale di Ferrara.

La premessa di Fini porta dritta alle Tea che, ha sottolineato

dovevano essere una priorità per coniugare le sempre maggiori esigenze di sostenibilità all’urgenza di soluzioni per la difesa attiva delle piante a rischio calamità estreme. Sulle nuove tecnologie bisogna fare un lavoro importante dal punto di vista informativo e divulgativo, perché diventino un patrimonio riconosciuto a tutela delle aziende agricole e delle produzioni nazionali del settore.

Nel passaggio, poi, il punto sulla Pac e i prossimi passi

Servono scelte programmatiche e strutturali, azioni efficaci rispetto ai contributi economici a disposizione. La strada è lunga, ma sulla Pac, visti gli impegni presi a Bruxelles, dobbiamo insistere -ha aggiunto Fini-.

Soprattutto, come abbiamo chiesto, occorre portare avanti l’Osservatorio su costi di produzione, prezzi e margini e l’applicazione della Direttiva sulle pratiche sleali.

Gli agricoltori hanno bisogno di più concretezza e il rispetto della reciprocità delle regole commerciali a salvaguardia delle produzioni agricole nazionali dall’import selvaggio. Continueremo con le nostre azioni. Occorre scendere in Piazza, ma è decisivo sedersi a tavolino per costruire, concretamente, il cambiamento.

Fonte cia.it