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La CIA – Agricoltori Italiani della Calabria si schiera con forza contro ogni tentativo di rinviare l’attuazione del Registro telematico sulle giacenze di cereali, ribadendo che Granaio Italia non si tocca.

Qualsiasi proroga al 2026 sarebbe inaccettabile e rappresenterebbe un danno irreparabile per il comparto cerealicolo nazionale, già alle prese con una crisi di redditività senza precedenti.

Il rinvio proposto da alcuni emendamenti, ora in fase di votazione, non è una soluzione alle criticità evidenziate, ma un attacco alla trasparenza del mercato e alla necessità di tutelare le produzioni italiane di qualità. In un momento storico in cui la tecnologia permette di garantire un monitoraggio efficace della filiera, è inconcepibile bloccare uno strumento che consentirebbe di contrastare l’import selvaggio e riequilibrare i prezzi a favore degli agricoltori.

La situazione attuale: una crisi insostenibile

Il settore cerealicolo italiano, e calabrese in particolare, sta affrontando una crisi economica sempre più grave. Il prezzo del grano duro nazionale è sceso vertiginosamente, toccando a fine gennaio 332 euro a tonnellata, mentre i costi di produzione hanno superato 1.300 euro per ettaro. Questo squilibrio mette in ginocchio i produttori e mina la sopravvivenza delle aziende agricole, che non possono competere con il flusso indiscriminato di importazioni a basso costo.

La CIA Agricoltori italiani denuncia l’ipocrisia di chi proclama la necessità di proteggere la sovranità alimentare italiana ma, nei fatti, permette il rinvio di strumenti fondamentali per garantire il giusto valore alle produzioni locali.

Senza il Registro telematico, il rischio è di lasciare il mercato in balia delle speculazioni, con gravi conseguenze per la sostenibilità economica delle aziende cerealicole.

La posizione di CIA Agricoltori Italiani: nessun passo indietro

La nostra organizzazione è pronta a dare battaglia sia in sede istituzionale che nelle piazze per impedire qualsiasi proroga. Chiediamo al Governo e al Parlamento di non voltare le spalle agli agricoltori e di rendere subito operativo il Registro telematico, senza ulteriori ritardi e con le opportune soluzioni tecniche per garantirne l’efficacia.

L’agricoltura calabrese e italiana ha bisogno di strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato globale. Non possiamo accettare che, per mere difficoltà burocratiche, si rinunci a una misura indispensabile per il futuro del nostro settore.

CIA non si fermerà finché Granaio Italia diventerà una realtà per tutti gli agricoltori.

La notizia riportata dalle testate d’informazione regionale:

https://www.calabrianews24.com/news/476266794502/cereali-cia-granaio-italia-non-si-tocca-ogni-rinvio-sara-inaccettabile?et