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Cia Calabria Nord chiede un incontro all’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, per discutere di una situazione non più tollerabile, che si ripercuote sui lavoratori e sull’intero sistema

Non si ferma la battaglia portata avanti da Cia Calabria Nord per una corretta gestione e valorizzazione del “Consorzio di bonifica integrale dei Bacini dello Jonio cosentino” che, da tempo ormai, versa in condizioni difficili.

Secondo l’associazione di rappresentanza del settore agricolo, una gestione fallimentare quella del presidente del Consorzio, Marsio Blaiotta, che si protrae, ormai da anni, nell’indifferenza delle istituzioni: lavoratori non pagati, conseguenti disservizi da un punto vista agricolo e perdite economiche. Una situazione disastrosa, che ha generato un sistema, chiaramente, improduttivo e che vede protagonisti di questo sfacelo i soliti volti noti.

E’ per questo che Cia Calabria Nord, nella persona del suo presidente, Luca Pignataro, chiede un incontro all’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, per discutere di quella che è una situazione non più tollerabile, che si ripercuote sui lavoratori e sull’intero sistema e che rende necessario l’intervento di una politica, da troppi anni silente.

Pignataro chiede, quindi, un tavolo per pianificare interventi che possano prevedere una totale revisione delle bonifiche e della gestione delle risorse idriche.

“E’ una situazione intollerabile – ha detto Pignataro – e l’unico modo per risolverla è intervenire dalle fondamenta: è assolutamente necessario che si modifichi la legge a livello regionale. Necessario, quindi, il supporto dell’Ente e del suo assessore al ramo per poter lavorare su tutte le criticità relative alla gestione dei consorzi. La nostra idea è quella di creare un modello che possa garantire una gestione più snella ed efficace ed istituire un dialogo costante con le istituzioni per pianificare interventi e riforme; in tal senso l’intervento della Regione – ha concluso Pignataro – può essere risolutivo e fondamentale non solo per sostenere i lavoratori e ridare loro dignità, ma anche per dare una svolta sotto il profilo ambientale e del dissesto idrogeologico, temi sempre attuali in Calabria”.