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Nel documento le ultime tendenze e le prospettive del settore

Arriva dalla Commissione europea l’edizione estiva del Rapporto 2023 sulle prospettive a breve termine dei mercati agricoli dell’Ue. Nella pubblicazione, come sempre, le ultime tendenze per il settore. In generale -si legge- i costi dei fattori di produzione rimangono al di sopra della media di lungo periodo; persiste il calo dei prezzi per alcune materie prime agricole; le condizioni climatiche, eterogenee e difficili in primavera, stanno portando a una riduzione delle stime di resa e qualità per varie produzioni. Tuttavia, si intravedono anche alcuni primi segnali di miglioramento. Ad esempio, i fertilizzanti sono diventati più accessibili in seguito al calo dei prezzi del gas naturale e l’inflazione alimentare dell’Ue inizia a stabilizzarsi. Quanto agli approfondimenti sui mercati, la produzione di cereali e semi oleosi dell’Europa potrebbe aumentare nel 2023-2024, rispettivamente del 5% e dell’8%. Le esportazioni di cereali potrebbero continuare a crescere, di circa il 6%, mentre le importazioni, in particolare quelle provenienti dall’Ucraina, dovrebbero diminuire del 35% rispetto al livello osservato nel 2022-23. Invece, la produzione di carne bovina dell’Ue dovrebbe registrare un calo annuo dell’1,8%, mentre continua a diminuire anche il consumo a livello comunitario, con un calo dell’1,7% rispetto allo scorso anno, pari a 10 chili pro capite. Per quanto riguarda il latte, le consegne nell’Unione sono cresciute in primavera, ma è probabile che questo trend si inverta nella seconda parte dell’anno, a causa dei prezzi in discesa e dei costi di produzione elevati. Per leggere tutto il Rapporto, clicca qui

short-term-outlook-summer-2023_en