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Il presidente Fini: “Mettere fine a tutti i conflitti e creare concreti percorsi di pace”

Il 27 gennaio si è celebrato in tutta Italia la “Giornata della memoria”, per ricordare alla memoria collettiva del Paese uno degli orrori più gravi e inauditi di cui l’uomo sia stato protagonista. Sull’importanza della memoria, lo scrittore italiano e sopravvissuto all’Olocausto, Primo Levi, ribadiva: «Meditate che questo è stato.

Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore, stando in casa, andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli». E’ necessario, dunque, commemorare per comprendere la storia e trarne insegnamento.

Così il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “Questa giornata è un’occasione per riflettere su un doloroso passato e al tempo stesso sul nostro angoscioso presente, perché non si ripetano gli orrori del passato e si metta fine a tutti i conflitti bellici nel mondo.

Pensiamo, soprattutto, all’Ucraina e al Medio Oriente, con l’auspicio che la politica e la diplomazia tornino a essere i soli mezzi per la risoluzione delle controversie internazionali e la costruzione di concreti percorsi di pace a garanzia di diritti umani e democrazia”.