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La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è l’indennità di disoccupazione che l’INPS eroga mensilmente ai lavoratori e alle lavoratrici che perdono il lavoro involontariamente.

NASpI 2024, i requisiti e le modalità di presentazione della domanda.

Per accedere all’indennità di disoccupazione l’Istituto di Previdenza stabilisce i requisiti e indica la procedura della domanda, la durata della prestazione, l’importo spettante per il 2024 e i pagamenti.

La domanda può essere presentata da parte di tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro e che risultano in possesso dei requisiti previsti.

Tra le persone che hanno diritto all’indennità troviamo anche:

  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Le ultime modifiche in relazione alla platea di beneficiari sono quelle previste dalla Legge di Bilancio 2022, che ha previsto un ampliamento delle categorie di lavoratori compatibili con l’ottenimento dell’indennità.

Infatti, come previsto dalla legge n. 234/2021dal 2022, la NASpI spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci (legge n. 240/1984, comma 221, lett. a)).

Inoltre dal 1° gennaio di quest’anno il trattamento spetterà anche ai giornalisti che dopo la riforma dell’INPGI passano alla gestione INPS, come sottolineato nel messaggio dell’Istituto n. 4579/2023.

I SOGGETTI ESCLUSI

La Legge di Bilancio del 2022 è intervenuta anche sui requisiti per l’accesso all’indennità di disoccupazione NASpI 2024. I lavoratori e le lavoratrici che intendono fare domanda devono rispettare i seguenti requisiti:

essere in uno stato di disoccupazione involontario (decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, e successive modificazioni);

rientrare nel requisito contributivo, per cui il lavoratore deve poter far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione.

Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, si considerano utili i contributi previdenziali, quelli figurativi accreditati per maternità obbligatoria, i periodi di lavoro all’estero e i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli otto anni.

ALTRI REQUISITI DI ACCESSO ALLA DISOCCUPAZIONE

In presenza dei requisiti sopra indicati, l’accesso alla NASpI 2024 è consentito anche nei seguenti casi:

  • dimissioni per giusta causa, qualora le dimissioni non siano riconducibili alla libera scelta del lavoratore ma siano indotte da comportamenti altrui che implicano la condizione di improseguibilità del rapporto di lavoro;
  • dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità, ossia a partire da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
  • dimissioni volontarie dopo aver usufruito del congedo di paternità obbligatorio entro un anno dalla nascita del figlio o della figlia;
  • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, purché sia intervenuta nell’ambito della procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro (secondo le modalità di cui all’articolo 7, legge n. 604/1996 come sostituito dall’articolo 1, comma 40 della legge 92/2012);
  • risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso altra sede della stessa azienda distante più di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile con i mezzi pubblici in 80 minuti o più;
  • licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione;
  • licenziamento disciplinare.

CHI E’ ESCLUSO DALLA POSSIBILITA’ DI PRESENTARE DOMANDA

Sono esclusi i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Inoltre, non possono accedere alla prestazione:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI;
  • percettori del supporto per la formazione e il lavoro (per ulteriori dettagli si rimanda all’ultimo paragrafo).

Uno dei requisiti principali per vedersi riconosciuto il trattamento di NASpI è ottenere lo stato di disoccupazione.

Vengono considerate disoccupate le persone che hanno perso il lavoro in maniera involontaria e che dichiarano la DID, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego.