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Riforma previdenziale e fiscale sotto i riflettori. L’appello a Governo e Commissioni preposte.

Pensioni al minimo dimenticate da tutti i decreti fatti dal Governo da inizio pandemia a oggi. Eppure, riguardano persone che vivono un forte disagio sociale oltre che una carenza di servizi sociosanitari, ancora più in crisi a causa dell’emergenza sanitaria. A tornare sul tema, in vista della nuova Legge di Bilancio, è la Direzione nazionale di Anp, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che invita le istituzioni a non abbassare la guardia sul contenimento dei contagi da Covid e, allo stesso tempo, a programmare una ripartenza puntando sulla riforma previdenziale e fiscale in campo pensionistico, oltre che su una decisiva revisione dei servizi socioassistenziali.
L’estate come lo spettro della variante Delta, non distraggono, dunque, l’attenzione di Anp-Cia che piuttosto rinnova il suo impegno sul terreno sindacale per tutelare la salute delle categorie più vulnerabili e fragili e a difesa di quei pensionati costretti a vivere con assegni non dignitosi.
Aumentare subito le pensioni minime, estendere la quattordicesima, tutelare le pensioni dalla perdita del potere d’acquisto, ridurre la tassazione e riconoscere l’Ape sociale agli agricoltori, consentendo loro di andare in pensione senza penalizzazioni. Queste le richieste urgenti di Anp-Cia che guarda anche al mondo dei giovani, chiedendo l’istituzione di una pensione base di garanzia per loro. Mentre occorre anche riformare l’“Opzione donna”, evitando le assurde penalizzazioni presenti nell’attuale sistema.
Un nodo a parte, quello dei servizi sociosanitari con la sanità territoriale da rafforzare attraverso strumenti e soluzioni di prossimità, supportati da una nuova normativa sulla non autosufficienza e una legge sull’invecchiamento attivo.
“Continueremo a informare e mobilitarci finché ce ne sarà bisogno -ha detto il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo-. Abbiamo la responsabilità di tenere accesi i riflettori sull’ingiustizia sociale che colpisce milioni di pensionati ridotti alla soglia della povertà. Sostenuti troppo spesso solo da retorica, mai da interventi concreti a loro tutela. La nuova legge di Bilancio -ha aggiunto- ci troverà agguerriti su questo fronte come lo siamo da anni. Porteremo proposte concrete sul tavolo delle Commissioni governative chiamate a preparare la riforma previdenziale e fiscale in campo pensionistico. “‘Il Paese che Vogliamo’ – ha concluso Del Carlo – deve coniugare sviluppo economico a equilibrio territoriale e giustizia sociale”.

Fonte anp-cia