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Soluzione necessaria per tutelare imprese e non destabilizzare mercato Ue

 

Buone notizie dopo la decisione dell’Europarlamento di applicare a grano e miele clausole di salvaguardia rispetto alle temporanee misure di liberalizzazione degli scambi fra Ucraina e Ue. Cia-Agricoltori Italiani commenta con favore la decisione, che va incontro alle aspettative di tutela per queste produzioni, da anni in grave crisi.

Cia aveva chiesto, di includere cereali e miele nella lista di prodotti per cui è previsto un freno d’emergenza sull’import

dall’Ucraina, da attivare in caso di superamento della media del triennio 2021/2022/2023. Favorendo l’import di grandi quantitativi di materie prime a prezzi sotto costo, ci sarebbe il rischio di una concorrenza sleale che causerebbe un effetto distorsivo sul mercato e ripercussioni negative per il prezzo pagato agli agricoltori.

Cia ricorda che il trend in atto per i prezzi del frumento è molto negativo

e se ne registra un drastico calo non solo in Italia, ma in tutta l’Ue (l’indice Fao sui cereali è diminuito del 22% in un anno). Questi dati sono strettamente correlati a quelli della Commissione europea, che registrano un aumento del 40% delle importazioni di tali produzioni nel gennaio-ottobre 2023 sullo stesso periodo dell’anno precedente.

Pur confermando la necessaria solidarietà all’Ucraina, per Cia la mancata salvaguardia avrebbe avuto come effetto una contrazione delle produzioni di grano, a danno della sovranità alimentare del nostro Paese. Se vanno trovate misure solidali per permettere sbocchi commerciali agevolati alle merci ucraine, per Cia è importante che questo avvenga senza che si destabilizzi il mercato Ue.

L’organizzazione confida, dunque, sul buon esito del negoziato finale da raggiungere ai prossimi triloghi, con l’allineamento del Consiglio e della Commissione sulla posizione odierna dell’Europarlamento.