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Il direttore Scaccia alla presentazione del rapporto Waste Watcher nella Giornata dedicata

 

Di fronte alle sfide globali della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale, continuare a ridurre lo spreco di cibo diventa una necessità non più rinviabile. Così Cia-Agricoltori Italiani, intervenendo oggi con il direttore nazionale Maurizio Scaccia alla presentazione del rapporto dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher, in occasione della 11° Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.

Secondo il report, vale ancora 13 miliardi di euro lo spreco alimentare in Italia, uno scandalo dal punto di vista economico ed etico se si pensa che nel Paese ci sono 5,6 milioni di persone in povertà assoluta. E un problema enorme anche sotto il profilo ambientale, visto che una sola tonnellata di rifiuti organici genera 4,2 tonnellate di Co2.

Per questo “c’è bisogno di una maggiore consapevolezza da parte di tutti -ha detto Scaccia- lavorando senza sosta allo sviluppo e all’implementazione di programmi di prevenzione dei rifiuti e sostenendo tutte le iniziative pubbliche e private per il riciclo e la donazione dei prodotti alimentari invenduti e contro lo spreco”, come la campagna “Non buttiamola via!” lanciata da Croce Rossa Italiana, con Cia tra i partner, per sensibilizzare aziende e cittadini al recupero delle eccedenze e alla ridistribuzione dei beni alimentari alle persone in condizione di indigenza.

Per quanto riguarda il settore, invece, “un importante contributo alla lotta allo spreco può derivare dal coordinamento delle componenti della filiera agroalimentare -ha evidenziato il direttore di Cia- con il coinvolgimento virtuoso di imprese, istituzioni e società, dall’agricoltore al consumatore, passando per la trasformazione, la logistica e le amministrazioni locali”. Mentre “a livello aziendale, non va trascurato né il riutilizzo nell’alimentazione del bestiame, nel quadro della normativa Ue sul benessere animale, né il riciclaggio anche per la produzione di energia alternativa”.

Infine, nella lotta allo spreco, “assume un peso determinante per Cia l’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole -ha concluso Scaccia- per promuovere nei giovani scelte alimentari sane, consapevoli e sostenibili”.